Il monumento ai "Bambini non nati" è stato un segno di una evoluta maturazione da parte del Cav, che ha preso coscienza della necessità, non solo di un'azione solidale con le donne in difficoltà, ma anche di testimoniare, con un segno visibile per tutta la cittadinanza, il valore della vita umana di cui Dio è l'unico padrone: l'uomo ha il compito di servirla, non di sopprimerla o manipolarla. In una società distratta che tende a relegare nel silenzio questo problema, matura nel Cav e nell'ambiente ecclesiale e diocesano, una felice intuizione: porre nel Civico Cimitero di Ascoli un segno tangibile del valore della maternità e della vita nascente, costituito da un monumento-ricordo dedicato ai bambini non nati. Il luogo è quanto mai appropriato perché invita i fedeli alla preghiera e alla considerazione della vita alla luce della realtà della morte e della speranza nella risurrezione.
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Il monumento è sorto nel 1985, per volontà del Vescovo S.E. Mons. Marcello Morgante e con la collaborazione di Eugenia e tutti i volontari del Cav, su una struttura preesistente,una tomba di proprietà dell'Opera di Religione della diocesi, ormai in decadenza, un tempietto, restituito alla purezza del suo stile dai lavori di restauro coordinati dall' arch. Rino Altieri. Su una massiccia base quadrangolare si innalzano quattro snelle colonne sormontate dall'architrave e dal timpano. Sui quattro lati della base sono state incise quattro iscrizioni di cui una rappresenta la dedica: Al BAMBINI NON NATI IL CENTRO ACCOGLIENZA VITA le altre tre sono frasi biblico-liturgiche: "Sei tu, Dio, che mi haitessuto nel seno di mia madre" "Dio ci ha creati e noi siamo suoi" "Maria, Madre mia, fiducia mia"
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