-1979- come nasce il CAV:
"Il Centro Accoglienza Vita (CAV) di Ascoli si è costituito nel febbraio del'79, per iniziativa dell'Ecc. mo Vescovo diocesano, Mons. Marcello Morgante, e con l'adesione di un piccolissimo numero di volontari, determinati a servire la causa della vita nascente, senza mezzi, senza sede, ma con grande entusiasmo e fiducia nella Provvidenza". Così inizia una relazione di Eugenia Scornavacca che, in assidua collaborazione col Vescovo Mons. Morgante, è stata in questi anni l'organizzatrice convinta e creativa dell'opera del CAV. Entrata casualmente in questo settore della pastorale, ne è stata l'anima feconda. Agli inizi, con la presentazione dei primi casi, la cerchia dei collaboratori si è subito allargata attivandosi per procurare corredini per neonati, carrozzine ed aiuti di vario genere. Nel frattempo la raccolta delle firme per la proposta del referendum abrogativo della legge 194/78 sull'aborto e la celebrazione del referendum stesso, nel 1981, ampliò l'azione del CAV, estendendola ad |
un'opera di corretta informazione e formazione nelle parrocchie della città e in quelle della diocesi. "Anzi, si promosse - ricorda Eugenia Scornavacca nella relazione sopra citata - un incontro a Loreto con il coinvolgimento dei primi simpatizzanti delle varie diocesi della regione: incontro improvvisato ma ricco di promesse, molto numeroso, partecipato, concluso con impegni precisi. Così il CAV di Ascoli, per qualche tempo, è diventato punto di riferimento per la regione, finché non sono sorti altri CAV locali".
L'attività di informazione per una corretta scelta da parte degli elettori nel referendum sull'aborto portò anche ad una collaborazione con il Movimento nazionale per la vita, allora e tuttora presieduto dall'On. Carlo Casini, che ebbe modo di conoscere e stimare Eugenia, nei contatti telefonici , per la sua instancabile e perspicace azione organizzativa. Furono mesi di intenso lavoro in cui, con tutte le parrocchie della diocesi, furono promossi collegamenti che stabilivano per ognuna un referente e furono inviati laici preparati per un'azione formativa che potesse chiarire il problema e fare presente la gravità del momento. |